Come guidare trainando un rimorchio o un carrello appendice. Consigli e guida approfondità

Trainare un rimorchio o un carrello appendice comporta cambiamenti significativi nel comportamento dinamico del veicolo. Ecco le principali considerazioni operative da adottare per una guida sicura.

Prima di partire. Come fissare il rimorchio all’auto

L’aggancio sicuro di un rimorchio è fondamentale per garantire la stabilità e la sicurezza durante la guida. Ecco i passaggi da seguire:

  1. Allineamento: Posizionare il veicolo in modo che la sfera del gancio traino sia allineata con il giunto del timone del rimorchio.
  2. Abbassamento del timone: Utilizzare il ruotino di manovra per abbassare il giunto del rimorchio sulla sfera del gancio traino.
  3. Bloccaggio del giunto: Assicurarsi che il giunto si agganci correttamente alla sfera. Alcuni giunti hanno un indicatore visivo che conferma l’avvenuto aggancio.
  4. Cavo di sicurezza: Collegare il cavo di sicurezza (breakaway cable) a un punto fisso del veicolo trainante, mai al gancio stesso. Questo cavo attiva i freni del rimorchio in caso di distacco accidentale.
  5. Collegamento elettrico: Inserire la spina del rimorchio nella presa elettrica del veicolo per garantire il funzionamento delle luci e degli indicatori di direzione.
  6. Verifica delle luci: Controllare che tutte le luci del rimorchio (freni, indicatori, posizione) funzionino correttamente.
  7. Sollevamento del ruotino: Alzare completamente il ruotino di manovra e fissarlo in posizione per evitare che tocchi il suolo durante la marcia.
  8. Controllo finale: Assicurarsi che il carico sia ben distribuito e fissato, e che il rimorchio sia pronto per la circolazione.

Guida in marcia avanti

1. Accelerazione e frenata

  • L’accelerazione è più lenta a causa della massa aggiuntiva.
  • Lo spazio di frenata è maggiore. In discesa, il rimorchio esercita una forza di spinta sulla motrice → frenare con anticipo.
  • Nei rimorchi con freno a inerzia, la frenata avviene con leggera latenza.

2. Sterzata e manovrabilità

  • Il rimorchio segue una traiettoria interna rispetto alla motrice nelle curve. Attenzione a non colpire marciapiedi o ostacoli laterali.
  • Maggiore attenzione in rotonde e svolte strette, soprattutto a destra.

3. Visibilità

  • Verificare che gli specchietti retrovisori garantiscano un campo visivo sufficiente. Obbligatori gli specchi supplementari se il rimorchio ne limita la visibilità.

4. Sorpasso e rientro

  • Serve più spazio per sorpassare, a causa della maggiore lunghezza.
  • Rientrare in corsia solo dopo aver verificato completamente la posizione del rimorchio per evitare di “tagliare la strada” al veicolo superato.

5. Stabilità

  • Sensibilità a colpi di vento laterale: i rimorchi leggeri tendono a sbandare.
  • Il baricentro del carico deve essere basso e centrato, e il peso ben distribuito su entrambi i lati.

6. Limiti di velocità

  • Rimorchi (massa > 750 kg): 70 km/h su extraurbane, 80 km/h in autostrada.
  • Carrelli appendice: nessun limite speciale → si applicano quelli generali del veicolo.

7. Comportamento in discesa

  • Usare marce basse per sfruttare il freno motore.
  • Evitare frenate prolungate per non surriscaldare i freni, soprattutto nel rimorchio.

Guida in retromarcia

La retromarcia con rimorchio è una delle manovre più difficili per i conducenti inesperti.

1. Principio base

  • Il rimorchio sterza in direzione opposta rispetto al movimento del volante:
    • Giri a destra → il rimorchio va a sinistra.
    • Giri a sinistra → il rimorchio va a destra.

2. Tecnica di manovra

  • Parti diritto: posiziona motrice e rimorchio allineati.
  • Manovra iniziale con piccoli movimenti del volante per iniziare la curvatura.
  • Dopo l’impostazione, raddrizza subito lo sterzo per seguire la traiettoria.
  • Muoviti lentamente, usando eventualmente un passeggero per guidarti da fuori.

3. Uso degli specchi

  • Prediligi gli specchi laterali, meglio se supplementari, per controllare entrambe le fiancate del rimorchio.
  • Non affidarti solo alla retrocamera: potrebbe non mostrare bene l’ingombro laterale.

4. Controllo dell’ambiente

  • Scendi e verifica lo spazio disponibile se necessario.
  • Attenzione a cordoli, ostacoli bassi, sporgenze.

Posizionamento e fissaggio del carico

Distribuzione del peso

  • Baricentro basso e centrato: posizionare i carichi pesanti il più vicino possibile al pianale e centrati sull’asse longitudinale del rimorchio per garantire stabilità.
  • Evitare sbilanciamenti: un carico spostato lateralmente o troppo in alto aumenta il rischio di ribaltamento, specialmente in curva.
  • Carico sul timone: il peso esercitato sul gancio di traino (carico verticale) deve rispettare i limiti indicati dal costruttore, solitamente non superiore al 10% della massa totale del rimorchio.

Fissaggio del carico

  • Utilizzare cinghie di ancoraggio: le cinghie devono essere conformi alla norma EN 12195-1, resistenti e in buone condizioni.
  • Ancoraggio adeguato: fissare il carico in modo che resista a forze pari all’80% del suo peso in avanti e al 50% lateralmente e all’indietro.
  • Controlli periodici: verificare la tensione delle cinghie dopo i primi chilometri e ad ogni sosta, poiché potrebbero allentarsi durante il viaggio.

Trasporto di liquidi: considerazioni specifiche

Il trasporto di liquidi presenta sfide uniche a causa del fenomeno del “movimento del carico” o “effetto onda”, dove il liquido all’interno del contenitore continua a muoversi anche dopo che il veicolo ha cambiato velocità o direzione.

Effetto onda

  • Ritardo nella risposta: il liquido può spostarsi in avanti durante la frenata o lateralmente in curva, influenzando la stabilità del veicolo.
  • Aumento dello spazio di frenata: il movimento del liquido può prolungare la distanza necessaria per arrestare il veicolo.

Misure preventive

  • Utilizzare contenitori adeguati: preferire cisterne con paratie interne che limitano il movimento del liquido.
  • Guida prudente: evitare manovre brusche, accelerazioni o frenate improvvise.
  • Controlli frequenti: verificare regolarmente l’integrità dei contenitori e l’assenza di perdite.